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Acidi grassi a catena corta e microbiota intestinale differiscono tra i pazienti con malattia di Parkinson e controlli appaiati per età


I pazienti con malattia di Parkinson hanno spesso sintomi gastrointestinali ( ad esempio stipsi ) e presentano la tipica patoistologia del Parkinson nel sistema nervoso enterico.
Sia i sintomi clinici che i cambiamenti patoistologici nel sistema nervoso enterico si verificano nelle fasi iniziali e possono precedere le manifestazioni motorie della malattia di Parkinson.

Due recenti studi hanno riportato una associazione tra cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale e malattia di Parkinson.
Si è ipotizzato che alterazioni nella flora intestinale possano essere accompagnate da concentrazioni alterate di acidi grassi a catena corta ( SCFA ), uno dei principali prodotti metabolici dei batteri intestinali.

Sono state analizzate quantitativamente le concentrazioni di SCFA ( mediante gascromatografia ) e la composizione del microbiota ( utilizzando PCR quantitativa ) in campioni fecali di 34 pazienti con malattia di Parkinson e 34 controlli appaiati per età.

Le concentrazioni fecali di SCFA sono risultate significativamente ridotte nei pazienti con malattia di Parkinson, rispetto ai controlli.
Il phylum batterico Bacteroidetes e la famiglia batterica Prevotellaceae sono risultati ridotti, gli enterobatteri erano, invece, più abbondanti nei campioni fecali di pazienti con malattia di Parkinson, rispetto ai controlli appaiati.

In conclusione, lo studio ha confermato l'associazione recentemente segnalata tra malattia di Parkinson e l'abbondanza di una flora intestinale e ha mostrato una riduzione delle concentrazioni fecali di acidi grassi a catena corta ( un principale prodotto metabolico di alcuni batteri intestinali ).
La riduzione di SCFA potrebbe, in teoria, indurre alterazioni nel sistema nervoso enterico e contribuire alla dismotilità gastrointestinale nella malattia di Parkinson.
Studi longitudinali prospettici in soggetti a rischio per malattia di Parkinson sono necessari per chiarire ulteriormente il ruolo causale della flora intestinale e i prodotti microbici nello sviluppo della malattia di Parkinson e nei disturbi della motilità associati a malattia di Parkinson. ( Xagena2016 )

Unger MM et al, Parkinsonism Relat Disord 2016; 32: 66-72

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