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Depressione e conseguente rischio di malattia di Parkinson


È stato valutato il rischio a lungo termine di malattia di Parkinson dopo la depressione e sono stati valutati i potenziali fattori di confondimento da predisposizione condivisa alle due diagnosi.

Uno studio di coorte a livello nazionale ha incluso 140.688 casi di depressione, abbinati per valutare aspetti temporali dei parametri di studio ( totale, n=562.631 ). La potenziale coaggregazione famigliare delle due diagnosi è stata studiata in un sottocoorte di 540.811 coppie di fratelli.

Durante un periodo di follow-up mediano di 6.8 anni, 3.260 persone nella coorte hanno avuto diagnosi di malattia di Parkinson.

L’odds ratio ( OR ) multivariato aggiustato per malattia di Parkinson è stato pari a 3.2 entro il primo anno di depressione, riducendosi a 1.5 dopo 15-25 anni.

Tra i partecipanti con depressione, l'ospedalizzazione ricorrente è stata un fattore indipendente di rischio per la malattia di Parkinson ( OR=1.4; per 5 o più ricoveri versus 1 ricovero ).

Nelle analisi di famiglia, la depressione dei fratelli non è risultata significativamente associata con il rischio di malattia di Parkinson nelle persone indice ( OR=1.1 ).

In conclusione, l’effetto dipendente dal tempo, il modello dose-risposta per la depressione ricorrente, e la mancanza di evidenza per la coaggregazione tra fratelli indicano una diretta associazione tra depressione e successiva malattia di Parkinson.
Dato che l'associazione è risultata significativa per un periodo di follow-up di più di 2 decenni, la depressione può essere un sintomo prodromico molto precoce della malattia di Parkinson, o un fattore di rischio causale. ( Xagena2015 )

Gustafsson H et al, Neurology 2015; 84: 2422-2429

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