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Ipotensione ortostatica predice il declino motorio nella malattia di Parkinson in fase precoce


L'ipotensione ortostatica è sempre più spesso segnalata come un fattore di rischio per lo sviluppo di caratteristiche della malattia di Parkinson in fase avanzata. Poco si sa circa il suo significato negli individui con malattia di Parkinson in fase iniziale che sono spesso presi in considerazione per studi neuroprotettivi.

Utilizzando i dati dello studio CALM-PD ( n=275 ), si è determinato se l’ipotensione ortostatica precoce prevede un calo nel punteggio Unified Parkinson’s Disease Rating Scale ( UPDRS ) II ( attività della vita quotidiana ) o nel punteggio UDPRS III ( motorio ) dopo 102 settimane.
Sono stati anche esaminati i fattori di rischio per il peggioramento della ipotensione ortostatica in un periodo di circa 2 anni.

Dopo aggiustamento per età, durata della malattia, sesso, farmaco in studio, cambiamento nel punteggio della scala MMSE ( Mini-Mental State Examination ), dose equivalente di Levodopa, e punteggio basale alle scale UPDRS II o III, rispettivamente, il grado di ipotensione ortostatica all'arruolamento è risultato associato a un peggioramento del punteggio UPDRS motorio ( t=2.40, P=0.017 ) alla settimana 102, ma non col punteggio UPDRS di attività della vita quotidiana ( t=0.83, P=0.409 ).

Il peggioramento dell’ipotensione ortostatica durante lo studio è risultato associato a una durata più lunga della malattia ( t=2.37, P=0.019 ) e più basso indice di massa corporea ( BMI ) ( t=-2.96, P=0.003 ).

In conclusione, l’ipotensione ortostatica basale è un predittore di declino alla scala UPDRS motorio negli individui con malattia di Parkinson precoce e bisogna tenerne conto nel disegno dello studio clinico. 
Un basso indice di massa corporea può prevedere l’ipotensione ortostatica nei pazienti con malattia di Parkinson. ( Xagena2016 )

Kotagal V et al, Parkinsonism Relat Disord 2016; 32: 127-129

Neuro2016



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