Malattia di Parkinson
Aggiornamento in Medicina
È stata verificata in vivo l’ipotesi di studi clinico-patologici secondo cui la patologia da beta amiloide ( A-beta ) riduce il tempo all’insorgenza della demenza nella malattia di Parkinson, ed è stata esaminata l'utilità di A-beta nel liquido cerebrospinale e misure connesse come biomarcatori prognostici precoci di demenza in una coorte con Parkinson.
È stata valutata una coorte basata sulla popolazione di 104 pazienti con malattia di Parkinson sottoposti a puntura lombare al momento della diagnosi.
Sono state analizzate le concentrazioni nel liquido cerebrospinale di A-beta 42, A-beta 40 e A-beta 38, utilizzando un test immunologico multiplo con rilevamento a elettrochemiluminescenza ( ECL ) e i livelli di A-beta 42, tau totale e tau fosforilata mediante ELISA.
I pazienti sono stati seguiti in modo prospettico per 5 anni.
I livelli liquorali di A-beta 42 sono risultati significativamente diminuiti nei pazienti che hanno sviluppato demenza ( n=20, 19.2% ), rispetto a coloro che non l’hanno sviluppata ( n=84, 80.8% ), misurati mediante ECL ( -33%, P=0.006 ) così come con ELISA ( -36%, P minore di 0.001 ). Nessuna differenza è stata osservata per altri marcatori.
Bassi valori di A-beta 42 hanno previsto un rischio notevolmente aumentato di successiva demenza ad alta sensibilità ( 85% o maggiore ), con hazard ratio ( HR ) di 9.9 ( P=0.002 ) per A-beta 42 ECL minore di 376 pg/ml e 7.6 ( P=0.001 ) per A-beta 42 ELISA minore di 443 pg/ml, dopo aggiustamento per età al basale e deterioramento cognitivo lieve da malattia di Parkinson.
Le riduzioni di A-beta 42 tendevano a precedere l'insorgenza di deterioramento cognitivo lieve da malattia di Parkinson progredito fino alla demenza.
In conclusione, questi dati in vivo sostengono il ruolo della patologia da A-beta nella eziologia, ed evidenziano la potenziale utilità di A-beta 42 nel liquido cerebrospinale come biomarcatore prognostico precoce della demenza associata alla malattia di Parkinson. ( Xagena2014 )
Alves G et al, Neurology 2014; 82:20:1784-1790
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