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Fattori associati al disturbo del comportamento nel sonno REM nella malattia di Parkinson


Uno studio ha esaminato la frequenza, la fenomenologia e i fattori di rischio associati del disturbo del comportamento nel sonno REM ( RBD ) nella malattia di Parkinson.

Una coorte non-selezionata di pazienti con malattia di Parkinson e con disturbo del sonno ( n=457 ) è stata studiata con la video-polisonnografia.

La frequenza complessiva di disturbo del comportamento nel sonno REM è stata del 46%.

Non è stato riscontrato un sottotipo preferenziale di malattia di Parkinson per il disturbo del comportamento nel sonno REM ( p=0.142 ), e non è stata evidenziata preferenza di genere ( p=0.770 ).

Il disturbo del comportamento nel sonno REM è risultato associato a un’età più anziana.

Dopo aggiustamento per età e sesso, i pazienti con malattia di Parkinson e disturbo del comportamento nel sonno REM hanno presentato una durata più lunga della malattia ( p=0.024 ), più alti stadi Hoehn e Yahr ( p=0.002 ), più cadute ( p=0.018 ), più fluttuazioni ( p=0.005 ), più comorbidità psichiatriche ( p=0.026 ) e una dose più elevata di Levodopa ( p=0.002 ).

La presenza del disturbo del comportamento nel sonno REM era correlata ad una efficienza del sonno leggermente aumentata ( p=0.007 ), una maggiore quantità di sonno REM, e a un aumento dei movimenti periodici delle gambe durante il sonno ( p=0.019 ).

In conclusione, il disturbo del comportamento nel sonno REM si presenta frequentemente durante la notte ed è clinicamente rilevante in tutte le fasi della malattia di Parkinson.
Aumenta con l'età e la durata della malattia. ( Xagena2011 )

Sixel-Döring F et al, Neurology 2011; 77: 1048-1054



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