Neurobase.it
Tumori testa-collo
Xagena Mappa
Xagena Newsletter

Gli alfa-1 bloccanti che migliorano la glicolisi riducono il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson


Il morbo di Parkinson è una comune malattia neurodegenerativa. Un trattamento che prevenga o ritardi lo sviluppo del Parkinson è un'esigenza critica insoddisfatta.
La Terazosina e farmaci strettamente correlati hanno dimostrato di aumentare la glicolisi e di ridurre la progressione del Parkinson in modelli animali e nei database clinici umani.

L'obiettivo del nuovo studio è stato quello di determinare se l'uso di Terazosina ( Teraprost ), Doxazosina ( Cardura ) e Alfuzosina ( Xatral ) fosse associato a un ridotto rischio di sviluppare il morbo di Parkinson.

Uno studio di coorte ha utilizzato dati di controllo con comparatore attivo e appaiamento per punteggio di propensione dai registri sanitari nazionali danesi, tra cui il Danish National Prescription Registry, il Danish National Patient Registry, e il Danish Civil Registration System, dal gennaio 1996 al dicembre 2017 e i dati del Truven Database Health Analytics MarketScan da gennaio 2001 a dicembre 2017.

Lo studio ha riguardato uomini senza malattia di Parkinson che avevano iniziato di recente una terapia con Terazosina / Doxazosina / Alfuzosina oppure terapia con Tamsulosina ( Omnic ), che è utilizzata per un'indicazione simile ( iperplasia prostatica benigna o problemi urinari non-specificati ) ma non aumenta la glicolisi, e con almeno 1 anno di follow-up dopo l'inizio del trattamento.
In Danimarca, il database riguardava tutti i residenti, mentre il database Truven è una raccolta di richieste di risarcimento assicurative negli Stati Uniti. I dati sono stati analizzati nel periodo febbraio 2019 - luglio 2020.

Gli esiti e le misure principali erano rappresentate dalle differenze nel rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, identificata dalla diagnosi o dall'uso di farmaci specifici per il Parkinson tra i pazienti che avevano fatto impiego di Terazosina / Doxazosina / Alfuzosina oppure Tamsulosina.

Nei registri danesi è stata identificata una coorte di 52.365 coppie di utilizzatori di Terazosina / Doxazosina / Alfuzosina e Tamsulosina, abbinati al punteggio di propensione, tutti maschi e di età media ( DS, deviazione standard ) di 67.9 ( 10.4 ) anni, e 94.883 coppie abbinate per punteggio di propensione sono state identificate nel database Truven, tutte di sesso maschile e di età media ( SD=deviazione standard ) di 63.8 ( 11.1 ) anni.

I pazienti della coorte danese che hanno utilizzato Terazosina / Doxazosina / Alfuzosina hanno presentato un hazard ratio ( HR ) per lo sviluppo di Parkinson di 0.88 ( intervallo di confidenza [ IC ] al 95%, 0.81-0.98 ) e i pazienti della coorte Truven avevano un hazard ratio di 0.63 ( IC 95%, 0.58-0.69 ).
E' stata osservata una associazione dose-risposta con l'uso di durata breve, media e lunga di Terazosina / Doxazosina / Alfuzosina con un rapporto di rischio decrescente sia nella coorte danese ( breve: HR=0,95; IC 95%, 0.84 -1.07; media: HR=0.88; IC 95%, 0.77-1.01; lunga: HR=0.79; IC 95%, 0.66-0.95 ) che nella coorte di Truven ( breve: HR=0.70; IC 95%, 0.64-0.76; media: HR=0.58; IC 95%, 0.52-0.64; lunga: HR=0.46; IC 95%, 0.36-0.57 ).

In conclusione, questi dati hanno indicato che gli utilizzatori di Terazosina / Doxazosina / Alfuzosina sono a minor rischio di sviluppare la malattia di Parkinson rispetto agli utilizzatori di Tamsulosina.
È necessario valutare ulteriormente questa associazione. ( Xagena2021 )

Simmering JE et al, JAMA Neurol 2021; 78: 407-413

Neuro2021 Uro2021 Farma2021


Indietro