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L’attività fisica aumenta la risposta dopaminergica di lunga durata nella malattia di Parkinson


Uno studio ha valutato l’ipotesi che un meccanismo di apprendimento motorio dopamina-dipendente determini la risposta di lunga durata a Levodopa nella malattia di Parkinson sulla base di studi in modelli murini.

Gli effetti della attività e della terapia con dopamina sono stati esaminati analizzando i dati di performance in attività motorie nella mano dominante e in quella non-dominante delle persone arruolate in uno studio in doppio cieco e randomizzarto sulla terapia con Levodopa.

Sono stati analizzati i dati dello studio ELLDOPA ( Earlier versus Later Levodopa Therapy in Parkinson's Disease ), pubblicato nel 2005, e sono state effettuate analisi statistiche per confrontare gli effetti della Levodopa e la dominanza di utilizzo di una mano o dell’altra nel corso di 42 settimane.

Il cambiamento medio nelle conte nel test di finger-tapping dal basale prima dell’inizio della terapia al valore pre-dose a 9 settimane e a 40 settimane è aumentato maggiormente nella mano dominante che in quella non-dominante nei soggetti trattati con Levodopa in modo dose-dipendente.

Non è emersa una differenza significativa nella mano dominante rispetto alla mano non-dominante nel gruppo placebo.

La risposta di breve durata valutata in base alla performance post-dose rispetto a quella pre-dose alla stessa visita non ha mostrato alcuna differenza significativa tra la mano dominante versus la non-dominante.

In conclusione, l’uso attivo della mano dominante e la terapia di sostituzione con dopamina producono un effetto sinergico sulla performance delle attività motorie di lunga durata durante lo stato off della terapia.
Tale effetto è limitato ai sintomi responsivi a dopamina e non viene osservato per i sintomi dopamina-resistenti come andatura e bilanciamento.
È possibile che l’apprendimento motorio di lunga durata, facilitato dalla attività e dalla dopamina, sia una forma di modificazione della malattia che si osserva spesso negli studi riguardante i farmaci che hanno effetti sintomatici. ( Xagena2012 )

Kang UJ et al, Neurology 2012; 78: 1146-1149

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