Malattia di Parkinson
Aggiornamento in Medicina
Sono stati caratterizzati i cambiamenti metabolici cerebrali associati con il decadimento cognitivo lieve ( MCI ) in pazienti naive al farmaco con malattia di Parkinson ( PD ) utilizzando 18F-fluorodeossiglucosio ( FDG ) e PET ( FDG-PET ).
Uno studio cross-sezionale ha incluso pazienti con nuova diagnosi di malattia di Parkinson con decadimento cognitivo lieve in domini singoli o multipli ( PD-MCI, n=12 ) e senza decadimento cognitivo lieve ( PD-nMCI; n=12 ), e nei controlli sani ( n=12 ).
I gruppi sono stati abbinati per età. Inoltre, i gruppi di pazienti sono stati abbinati per disabilità motoria.
Tutti i soggetti sono stati sottoposti allo studio FDG-PET.
Le mappe relative al metabolismo cerebrale regionale sono state confrontate nei pazienti con Parkinson e con decadimento cognitivo lieve, Parkinson ma senza decadimento cognitivo lieve, e nei controlli utilizzando analisi delle regioni d'interesse ( ROI ) e analisi basata sui voxel con mappatura statistica parametrica.
Le analisi ROI e basate sui voxel hanno rivelato un significativo ipometabolismo relativo a livello di corteccia prefrontale, parietale superiore / inferiore, e occipitale associativa nonché nella corteccia striata in pazienti con Parkinson e decadimento cognitivo, rispetto ai controlli ( p inferiore a 0.05 ) e in misura minore in pazienti con Parkinson ma senza decadimento cognitivo.
Al contrario, i pazienti con Parkinson e senza decadimento cognitivo non hanno mostrato significative variazioni metaboliche rispetto ai controlli.
In conclusione, il decadimento cognitivo lieve nei pazienti con malattia di Parkinson è associato a ipometabolismo corticale sin dalle prime fasi, indipendentemente dalla terapia o dalle disabilità motorie.
Il coinvolgimento iniziale della regione corticale posteriore, una condizione condivisa dagli stadi avanzati di malattia di Pakinson e con decadimento cognitivo lieve, e malattia di Parkinson con demenza, potrebbe rappresentare un marker precoce di demenza.
La rilevanza di questo modello nel predire la demenza prodromica deve essere valutata in studi longitudinali. ( Xagena2011 )
Pappatà S et al, Neurology 2011; 77: 1357-1362
Neuro2011 Endo2011