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Metilfenidato non è efficace nei problemi di deambulazione nei pazienti con malattia di Parkinson


Sono scarse le terapie per le difficoltà nella deambulazione nella malattia di Parkinson.
Studi in aperto hanno suggerito un miglioramento della deambulazione con il trattamento con Metilfenidato ( Ritalin ).

Un totale di 27 soggetti con malattia di Parkinson e moderato coinvolgimento dell'andatura sono stati seguiti in uno studio di sei mesi, controllato con placebo, in doppio cieco.

I soggetti sono stati randomizzati a Metilfenidato ( massimo fino a 80 mg/die ) oppure a placebo per 12 settimane e scambiati ( cross-over ) dopo 3 settimane di sospensione.

L'esito primario atteso era il cambiamento del punteggio composito dell'andatura ( lunghezza del passo e velocità ) tra i gruppi a 4 e 12 settimane.
Misure di esito secondarie hanno incluso i cambiamenti della funzione motoria, misurati alla scala UPDRS ( Unified Parkinson's Disease Rating Scale ), FOGQ ( Freezing of Gait Questionnaire ), il numero di episodi di blocco della deambulazione registrati, e misure di depressione, sonnolenza e qualità di vita.

L’analisi di varianza a 3 fattori con misure ripetute è stata usata per misurare le variazioni tra i gruppi.

Un totale di 23 soggetti eleggibili con malattia di Parkinson sono stati randomizzati e 17 hanno completato lo studio.

Non vi è stato alcun cambiamento nel punteggio composito dell'andatura o negli effetti del trattamento o nel tempo per una qualsiasi delle variabili.

Anche se c'è stata una tendenza a una riduzione della frequenza di blocchi e di trascinamenti registrati, i punteggi FOGQ e UPDRS sono peggiorati nel gruppo Metilfenidato rispetto al placebo.
C'è stato un miglioramento marginale in alcune misure di depressione.

In conclusione, il trattamento con Metilfenidato non ha migliorato la deambulazione e la tendenza al peggioramento delle misure della funzione motoria, sonnolenza e qualità di vita. ( Xagena2011 )

Espay AJ et al, Neurology 2011; 76: 1256-1262



Neuro2011 Farma2011


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